giovedì 16 febbraio 2012

Perche' Sanremo e' Sanremo

Martedi', durante la prima serata del Festival di Sanremo, non ho retto e mi sono addormentata. Alle 23.30 si erano esibiti solamente quattro Big: Dolcenera, Renga, Bersani e Noemi( senza nemmeno avere la possibilita' di essere votati). Piu' di trenta minuti d'apertura per Luca e Paolo; una lunghissima ora dedicata ai discorsi di Celentano. Ma Sanremo non e' il Festival della Canzone Italiana mi sono chiesta? Evidentemente non piu', visto che il giorno dopo,  nei telegiornali si parlava dell'intervento di Adriano Celentano e non delle canzoni in gara ( non ancora tanto per voler essere precisi).
Ieri sera con molta titubanza ho guardato la seconda serata: per fortuna molte cose sono cambiate e si e' data finalmente importanza ai veri protagonisti: i cantanti con le loro canzoni.
Certo qualcosa ancora non va: un palco senza fiori nella citta' dei fiori???
Fortunatamente pero' e' tornata a prendersi il suo posto Ivana Mrazova mandando a casa il prezzemolino della televisione italiana, meglio nota come Belen Rodriguez e, come qualcuno a osato definirla "la madrina dell'Italia in America" (c'e' da vergognarsi al solo pensiero) Elisabetta Canalis. Molto meglio una ragazza piu' fresca, meno rifatta e piu' semplice di queste ultime due.
Rocco Papaleo invece e' una piacevole conferma: simpatico, bravo e preparato.
Stasera ci sara' il ripescaggio dei quattro Big eliminati e tutti i cantanti si esibiranno in "canzoni storiche italiane"  tanto per allungare un po' il brodo. Poi domani la serata dei duetti e la proclamazione del vincitore nella categorie "Nuove proposte".
Resta il fatto che Sanremo e' Sanremo; per la satira, la politica, i comici, per Celentano e per tutti coloro che hanno una gran voglia di parlare e apparire, c'e' tutto l'anno; questi cinque giorni dedichiamoli solo a cio' che da 62 anni e' davvero importante: la musica.
Romina